Now Reading
Presentato a Roma il film “Il Nibbio”

 

Presentato a Roma il film “Il Nibbio”

Jerry Mastrodomenico, “Orgoglioso di aver contribuito a far conoscere un uomo straordinario come Calipari. Il cinema è memoria storica, dovremmo farne tesoro. Ma molte sale stanno chiudendo e questo segnale è drammatico

Martedì 4 marzo presso l’Auditorium ‘Parco della Musica’ di Roma si è tenuta la première del film ‘Il Nibbio’ (in uscita giovedì 6 marzo con la regia di Alessandro Tonda). Tratto da una storia vera, ‘Il Nibbio’ narra le gesta di Nicola Calipari (interpretato da Claudio Santamaria), Alto Dirigente del SISMI, che sacrificò la propria vita per salvare la giornalista Giuliana Sgrena (interpretata da Sonia Bergamasco) tenuta in ostaggio in Iraq da una cellula terroristica. Il film a distanza di vent’anni onora la figura di Calipari, che risultò determinante nelle trattative che portarono alla liberazione della Sgrena. Abbiamo avuto l’occasione di discutere del film con Jerry Mastrodomenico, l’attore che interpreta l’antagonista di Calipari, Giulio Carbonaro.

Ieri si è svolta la prima assoluta del film ‘Il Nibbio’ del cui cast lei fa parte. Come ha vissuto questa serata e che emozioni ha provato nel vedere il film sul grande schermo?

“Avevo tanta curiosità di vedere le reazioni del pubblico. Sapevo che il film sarebbe stato bello e la conferma c’è stata. Devo dire che me l’aspettavo, perché sul set si capisce se il film sarà bello o meno, e questo non ha fatto eccezione. Questa è stata l’occasione per avere la conferma di quanto il film sia emozionante, le persone alla fine si guardavano attorno perché avevano il pudore di non voler farsi vedere con gli occhi lucidi: e io li capisco perché parliamo di una storia tragica, di una persona incredibile che ha dato la sua vita per salvarne un’altra”.

Il suo personaggio è l’antagonista principale di questo film, che narra la storia dell’omicidio di Nicola Calipari. Cosa pensa di questa figura tuttora avvolta nel mistero?  E il personaggio che lei ha interpretato cosa le ha lasciato?

“La figura di Calipari purtroppo rimarrà per sempre pervasa di mistero, perché non avremo mai una sentenza che ci dirà cosa è effettivamente accaduto. La cassazione ha confermato che per mancanza di giurisdizione c’è l’impossibilità di arrivare a una verità. Di Nicola Calipari posso dire che sicuramente è una persona che ognuno di noi vorrebbe nella sua vita. È stato un uomo speciale, toccato da un coraggio incredibile e che si è sempre contraddistinto per la sua umanità. Il mio personaggio appunto è l’antagonista che nel film lotta per adottare una linea d’azione diversa da quella di Calipari, che ha sempre voluto trattare coi terroristi. Lui, Carbonaro, sostiene invece che non si debba trattare e tenta sempre di mettere i bastoni tra le ruote a Calipari. Cosa mi ha lasciato? Tendo sempre a evitare di farmi condizionare dai miei personaggi. Mi impegno con tutto me stesso quando ne vesto i panni ma poi li lascio sempre senza guardarmi indietro, con la consapevolezza o meno di aver fatto un buon lavoro nell’interpretarli: questo è il bello del mio mestiere”.

 Come l’ha influenzata professionalmente partecipare a questo progetto? 

“Questo film mi lascia un’enorme esperienza di vita. Ho avuto l’occasione di lavorare con attori straordinari, a partire da Claudio Santamaria, e con un grande regista come Alessandro Tonda. Mi porto via l’orgoglio di aver contribuito a far conoscere ancora di più la figura di un grande italiano come Nicola Calipari, che a costo della propria vita ha lavorato per il nostro Paese con un coraggio degno di pochi”. 

Il film parte sicuramente da un tema di denuncia sociale, tenta di portare alla luce una vicenda poco chiara come la morte di Calipari. Quanto è importante il ruolo del cinema nel raccontare questi fatti, di cui nessuno altrimenti parlerebbe?

“Il cinema è fondamentale soprattutto per questo, funge da memoria storica. Il potere del cinema è quello di rimanere per sempre, grazie a questo le future generazioni avranno la possibilità di conoscere la storia di un uomo incredibile. Vorrei precisare però che il film non ha un intento politico, non cerca di trovare i colpevoli della vicenda. Si è cercato il più impossibile di rendere onore alla figura di un uomo che per senso del dovere ha dato tutto. Cercare di spostare il baricentro del film alla ricerca spasmodica di un colpevole metterebbe in secondo piano quello che lui di incredibile ha fatto”

Eppure la situazione attuale non è rosea per il panorama cinematografico italiano. Cosa ne pensa?

“Il problema è a monte, e non parlo di questo o l’altro governo. La questione è che si considera il nostro settore come superfluo e lo si relega a qualcosa di rinviabile: mancano le leggi atte a sovvenzionare la cultura da un anno e mezzo, per volontà di cambiare lo status preesistente. Quello che è sotto gli occhi di tutti è che i set cinematografici stanno diminuendo esponenzialmente. Non solo non c’è un sostegno a produrre e generare lavoro, ma si preferisce spendere soldi per pagare la disoccupazione ai lavoratori: è una cosa folle, l’uomo è fatto per lavorare e non per ricevere sussidi”.

See Also

Cosa pensa della chiusura delle sale cinematografiche di Roma? Come si può rilanciare il cinema, vessato dalla concorrenza delle piattaforme streaming?

In realtà in parte grazie alle piattaforme di streaming nel biennio 21/22 si è sovraprodotto. Grazie a questi contenuti si è lavorato tantissimo fino al 2023, poi però è iniziata un’inesorabile discesa. Il discorso riguardante le sale è strettamente collegato: con il Covid molte sale cinema, non potendo produrre, hanno continuato a generare perdite e inesorabilmente hanno fallito. Ora siamo riusciti a ottenere un accordo con la regione Lazio per impedire che queste sale vengano chiuse immediatamente, e che venga dato quanto meno tempo per ripartire. Stiamo cercando di tutelare questo patrimonio culturale evitando che queste sale vengano adibite a centri commerciali o supermercati, di cui non abbiamo francamente bisogno”.

Ha nuovi progetti dopo la fine di questo film?

Non ho nuovi progetti all’orizzonte, tranne che una ripresa di alcuni audiolibri di cui mi occupo quando mi vengono commissionati.  Purtroppo non c’è altro perché tutte le produzioni cinematografiche sono ferme, in attesa delle leggi di cui parlavamo. I set comportano degli investimenti importanti e i produttori giustamente vogliono delle garanzie: purtroppo tutto è fermo, questa è la situazione”

What's Your Reaction?
Dubbioso
0
Felice
0
In Love
0
No comment
0
Triste
0
View Comments (0)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

© 2021 Fashion Life Magazine. All Rights Reserved.

Scroll To Top