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LA VISIONE PIONIERISTICA DI PATRIZIA ANGELOTTI, CEO DI ACCURATE

 

LA VISIONE PIONIERISTICA DI PATRIZIA ANGELOTTI, CEO DI ACCURATE

La manager che sta conquistando il plauso del mondo con i suoi Centri di Simulazione al servizio della formazione in sanità


“Tu non puoi prevenire l’errore se non hai le competenze necessarie per evitarlo”.

L’imprenditrice parmense, laureata in Fisica Patrizia Angelotti, sta letteralmente rivoluzionando il settore della sanità grazie al suo sogno, ma soprattutto alla sua visione dai tempi universitari, di mettere in simbiosi scienza, informatica, tecnologia e formazione medica. E’ il progetto avveniristico del team di ingegneri specializzati e tecnici guidati dalla frontwoman di ‘Accurate’, azienda del gruppo Digit’ed,con sedi in Emilia Romagna e basi operative a Roma e Milano, specializzata nell’ideazione, realizzazione e allestimento di Centri di Simulazione Medica Avanzata, chiavi in mano! 

Tutto nasce da una convinzione, o meglio, da un’atavica illuminazione della Dott.ssa Angelotti sul mettere a disposizione risorse umane, tecnologiche e – oseremmo noi aggiungere – futuristiche al servizio del bene collettivo, a partire dalla analisi dei fabbisogni formativi degli operatori sanitari, per poi concentrarsi sulla progettazione e brevettazione di strumenti tecnologici dedicati a soddisfare le necessità formative della classe medica. Ma anche alla ideazione e realizzazione di spazi in cui i pazienti reali sono sostituiti da robot umanoidi, per addestrare professionisti sanitari in situazioni cliniche difficili che possono richiedere procedure mediche complesse, decisioni in situazioni di emergenza oltre ad abilità comunicative, il tutto in un ambiente sicuro e controllato. L’obiettivo è preparare i sanitari a gestire meglio le sfide reali che incontreranno nel loro lavoro senza rischi per i pazienti.

Una squadra di 100 professionisti coinvolti con 85 centri realizzati, una capillare rete di distribuzione a livello internazionale, 10 milioni di giro d’affari continuamente in crescita e un importante valore aggiunto per branche fondamentali quali:l’anestesia e rianimazione, la cardiologia, la neonatologia, la chirurgia pediatrica, toracica e vascolare, la diagnostica, ginecologia e ostetricia, infermieristica, oncologica, pneumologia e reumatologia, fino a estendersi a tutte le aree terapeutiche. 

Tra gli ultimi successi è di pochi giorni fa l’inaugurazione del centro di simulazione medica avanzata dedicato alla formazione degli operatori sanitari con la prima sala immersiva multisensoriale d’Europa, presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, alla presenza del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso. Un Simulation Center di 400 metri quadrati all’interno del moderno edificio CU.Bo a impatto energetico “quasi zero”, suddivisi in spazi attrezzati per favorire l’apprendimento attraverso le nuove tecnologie, promuovere progetti di ricerca e open innovation nel settore Health-Tech-Sustainability.

Patrizia, tutto parte? 

Nel 2010, quando ho fondato Accurate insieme ad un ingegnere biomedico. Mi sono laureata a Parma (mia città d’origine) in fisica, con specializzazione in biomedica. Discusso la tesi al CNR di Bologna all’Istituto di Radiazioni Extraterrestri, con una tesi di ricerca su un rivelatore al tellururo di cadmio per identificare il linfonodo sentinella del tumore alla mammella. Dopo la laurea ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della tecnologia in medicina con particolari applicazioni nell’ambito della simulazione medica avanzata. Il mio sogno di partenza era realizzare una società che lavorasse nella formazione sanitaria ad elevato supporto tecnologico in tutte le aree terapeutiche con l’obiettivo di portare in quell’ambito quello che si faceva e che si fa nell’aviazione, cioè nessun pilota prenderebbe i comandi di un aereo senza prima aver completato un ampio addestramento al simulatore di volo.

Ci spieghi meglio…

Siamo un’azienda di frontiera, quindi lavoriamo con la tecnologia di ultima generazione. In sostanza non puoi acquisire esperienza attraverso eventi rari, perché sono rari, ma la volta che si verificano possono essere decisivi per la sicurezza e la vita del pilota e dei passeggeri di cui ha la responsabilità. Quindi il simulatore di volo consente al pilota di accumulare esperienza in situazioni di emergenza, preparandolo a gestire eventi che qualora accadessero, richiederebbero una risposta immediata e precisa. Grazie al simulatore, il pilota si allena a riconoscere e affrontare anche le situazioni più improbabili, garantendo così la massima sicurezza possibile durante il volo.

E’ traslato in medicina il concetto?

Anche in medicina, i professionisti si trovano ad affrontare eventi complessi e situazioni ad alto rischio che proprio per la loro rarità e difficoltà, non possono essere apprese direttamente sul campo. L’addestramento su pazienti reali sarebbe troppo pericoloso, poiché un errore potrebbe non solo compromettere la carriera del medico, ma soprattutto mettere a repentaglio la vita stessa del paziente. Ecco perché il simulatore, proprio come per i piloti, diventa uno strumento essenziale: permette ai medici di acquisire competenze ed esperienza in un ambiente sicuro, replicando scenari critici e acquisendo la prontezza necessaria per affrontarli con sicurezza nella pratica clinica

I vari step?

L’azienda l’abbiamo aperta a Cesena per esigenza di ingegneri biomedici in quanto l’Università di Ingegneria Biomedica di Bologna è distaccata a Cesena. Dal 2010 a oggi abbiamo avuto una crescita importante con la creazione di molti centri di simulazione all’interno di istituzioni pubbliche e private e l’erogazione di progetti formativi nazionali e internazionali

Operate principalmente con istituzioni dunque?

Sì, principalmente università e ospedali. Non solo con la progettazione di centri di simulazione, ma attraverso soluzioni hardware e software brevettate e integrate anche da importanti multinazionali nei loro sistemi formativi. Coinvolgiamo poi diversi migliaia di professionisti sanitari ogni anno in percorsi di training all’interno dei nostri ospedali virtuali.

Inoltre grazie all’acquisizione del 70% di Accurate da parte di Digit’ed, un dei principali player della formazione a livello europeo, siamo entrati in un gruppo che ha come obiettivo quello di sviluppare un’offerta formativa sempre più completa e, integrata per le grandi aziende, le PMI e a 360 gradi per tutti i professionisti.

Cosa ha significato Digit’ed? 

Per Accurate, l’ingresso nel gruppo Digit’ed ha rappresentato una trasformazione significativa: siamo partiti come ‘artigiani’ con una grande passione e una visione ambiziosa, e oggi siamo parte di un gruppo che supera i 150 milioni di euro. Questo traguardo è il risultato di un sogno che si è concretizzato nel tempo grazie alla determinazione e al lavoro di squadra.

Ultimi progetti di Accurate?

In 15 giorni abbiamo inaugurato due centri, uno è a Verduno, nelle Langhe, l’Ospedale Michele e Pietro Ferrero, un progetto straordinario realizzato grazie alla Fondazione Ospedale Alba-Bra, con il contributo di Maria Franca e Giovanni Ferrero e l’altro – recentissimo – il centro di simulazione completamente disegnato sugli obiettivi formativi del Campus Biomedico di Roma, con una esclusiva sala immersiva multisensoriale, appositamente realizzata da noi. Unica! Perché consente non solo di affinare le capacità, le competenze tecniche e cliniche del medico, ma soprattutto garantisce un’immersività dal punto di vista cognitivo ed emotivo che permette al medico di allenarsi in situazioni ad elevato stress. 

Sguardo in avanti? Cosa si vede?

Si vede il congresso mondiale di simulazione in Florida, dove presenteremo due esclusive molto importanti nell’ambito della formazione medica e a seguire saremo all’Arab Health a Dubai con novità rilevanti che vedono coniugate realtà virtuale, intelligenza artificiale e gaming in ambito sanitario per la formazione. e poi tante altre inaugurazioni di Centri di Simulazione in vista a partire da quello dedicato alla neonatologia ed ostetricia del Fatebenefratelli di Napoli.

Visione esportata anche all’estero?

Assolutamente sì, stiamo vendendo il nostro Made in Italy in tutto il mondo. Attualmente abbiamo una quarantina di distributori fuori confine e siamo in grado di erogare corsi di simulazione avanzata capillarmente in tutto il mondo grazie ad aule tecnologiche mobili e ad una squadra di ingegneri specializzati.

Mission a medio e lungo termine?

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Il principale obiettivo è che la metodologia didattica della simulazione diventi un standard accessibile a tutti i professionisti sanitari, perché significherebbe attuare strategie concrete di prevenzione dell’errore, garantire sempre più sicurezza al paziente e qualità delle cure.

le istituzioni in questo sono già molto sensibili. Ci auguriamo quindi che presto la simulazione avanzata sia integrata nel sistema e non a scelta del buon cuore della singola istituzione, solo così farà davvero la differenza..

E… 

e che non ci siano aree terapeutiche in cui non siano disponibili simulatori per la formazione hands o come per esempio l’oncologia o alcuni ambiti delle neuroscienze. Abbiamo invece appena brevettato e lanciato sul mercato il simulatore per gestire le complicanze legate alle procedure iniettive in medicina estetica, un tema molto  attuale.

Addentriamoci. Ci spieghi meglio 

Le complicanze in medicina estetica, come infezioni, necrosi o reazioni allergiche, possono avere conseguenze anche gravi. La simulazione consente ai professionisti di riconoscere i segnali precoci e di intervenire tempestivamente, riducendo il rischio di danni permanenti e migliorando gli esiti per il paziente. Quindi come azienda continuiamo ad investire in ricerca e sviluppo per fare in modo che ogni area terapeutica possa avere simulatori per affinare le competenze degli operatori sanitari e garantire maggiore sicurezza al paziente! Il nostro motto che campeggia all’ingresso del nostro, Innovation Center, è chiaro :“Mai la prima volta sul paziente”.

Ed infine l’intelligenza artificiale che abbiamo integrato nella nostra piattaforma e learning per meglio identificare i bisogni del professionista e proporre dei percorsi formativi tailor-made in base alla sua specialità, in base al suo grado di competenze, in base alla storia del suo percorso formativo e alle sue disponibilità in termini di tempo.

Patrizia Angelotti imprenditrice di successo. Ma la sfera personale?

Sono una donna che sa distinguere tra la sfera privata e quella lavorativa. Il mio successo si fonda su valori fondamentali a cui non rinuncio, i quali mi permettono di mantenere un sano equilibrio. Grazie a questa armonia, riesco a concentrarmi e a dare il meglio di me anche sul lavoro, affrontando le sfide con serenità.

Un consiglio in ambito lavorativo alle donne di oggi?

L’Istat indica che ancora oggi la maggior parte delle donne scelgono indirizzi umanistici nel loro percorso di studi. Consiglio di prendere in considerazione gli ambiti STEM perchè possono dare un importante contributo allo sviluppo in questo contesto!

Per il resto, quando una persona ha la volontà e il forte desiderio di dare fare la differenza con il proprio contributo e le proprie competenze, sia donna o uomo non conta. Affermo spesso alle mie collaboratrici: tu matura le tue competenze, fai le cose e falle bene. Vedrai i risultati. 

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