Con il passare dell’età, i segni del tempo tendono a diventare man mano più evidenti in diverse zone del corpo. Una delle zone in cui questo fenomeno si nota maggiormente è senz’altro il viso.
Oggi ne parliamo con la dott.ssa Simona Nichetti, esperta in medicina estetica e terapia antiaging.
Come possiamo contrastare il naturale invecchiamento del viso? Come attuare il ringiovanimento 3D del viso?:
L’invecchiamento globale del volto, spiega la dott.ssa Nichetti, comporta il riassorbimento del tessuto osseo e lo scivolamento del tessuto adiposo verso le zone più declivi per effetto della forza di gravita, nonché la perdita di tonicità muscolare, un assottigliamento del derma e un conseguente ispessimento e alterazione dell’epidermide.
Il processo di senescenza provoca anche una alterazione nella produzione/distribuzione del pigmento cutaneo (melanina) con conseguente comparsa di macchie cutanee.
Quali sono le strategie di rimodellamento 3D? E quali le varie tecniche utilizzate?
L’evoluzione della medicina estetica, di fronte al tema dell’invecchiamento cutaneo ha risposto con rapidità, mettendo in campo tecniche per contrastare questo problema.
Attraverso l’uso di acido ialuronico di diverso peso molecolare, spiega la dott.ssa Nichetti, punteremo al ripristino dei volumi del volto tramite l’utilizzo di acido ialuronico “strutturato” iniettato in profondità, tale metodica ci consentirà anche di contrastare il cedimento, proseguendo con un acido ialuronico di media concentrazione per il riempimento di rughe e depressioni (rughe nasogeniene e della marionetta, glabella) e per finire con l’utilizzo di acido ialuronico “light”per correggere le piccole rughette (come zampe di gallina ecc…)..
L’utilizzo di questi prodotti garantisce risultati più naturali e in armonia con le esigenze del paziente.
Altra tecnica utilizzata è la tecnica della biorivitalizzazione che mira a “ravvivare“ il derma con un conseguente aumento di idratazione e compattezza, mentre l’uso del peeling verrà impiegato per stimolare il rinnovamento dell’epidermide, cancellare le macchie e la “ragnatela” di rughe superficiali dovuta al photoaging.
L’utilizzo della tossina botulinica servirà per la correzione del terzo superiore del volto, dovuta alle contrazione dei muscoli responsabili dell’espressione del volto.
Per quanto riguarda le over 40 é consigliabile far precedere circa 30 gg. prima il trattamento tridimensionale del volto con una seduta di biorigenerazione con fattori sintetici di crescita tissutali con lo scopo di “risvegliare” l’attività metabolica dei fibroblasti (cellule cardine nel processo di invecchiamento).
Questo approccio globale consentirà di lavorare su tutti i piani in modo da restituire un volto rinfrescato, ma non artefatto seguendo una fisiologica armonia dei volumi e delle depressioni, rinforzata da “strategie” di medicina rigenerativa per ripristinare le funzioni fisiologiche del derma, l’epidermide e del muscolo.
Tutto questo senza ricorrere a invasivi procedimenti chirurgici, garantendo anche tempi di recupero rapidi.