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BRET ROBERTSdal cinema di Hollywood alla passione per l’arte

 

BRET ROBERTS
dal cinema di Hollywood alla passione per l’arte

Bret Roberts, è un attore e regista, musicista e pittore, noto per May (2002), The Perfect Husband (2014) e Alcoholist (2016). Un Anti-divo per eccellenza, nonostante abbia girato più di 80 film, non è ossessionato dalle pagine social. Bret è decisamente un’artista di talento che non ama mettere la sua vita privata alla mercè dei media. Decisamente versatile nel panorama cinematografico americano, preferisce farsi conoscere per i suoi film senza far invadere la sua privacy, assolutamente controcorrente soprattutto a Hollywood, dove la gloria brucia e scatena deliri di onnipotenza. Bret si distingue dagli altri protagonisti dello star system per essere e non apparire, semplicemente una bella persona, un tipo umile e gentile. La strada nel mondo della pittura per l’attore inizia dieci anni fa, quando viveva a Los Angeles, dopo il periodo di Hollywood, tra feste e spettacoli rock, decide di fare un cambio di rotta, di smetterla con gli eccessi e di intraprendere un nuovo percorso di vita.  Un desiderio di Bret è vivere in Italia.

 

In questa intervista Bret si racconta.

Nel tuo percorso di attore e regista, un ricordo importante di cui ci vuoi parlare?
Sicuramente quando a Catania ho girato The Perfect Husband regista Lucas Pavetto.
Sono trascorsi otto anni da allora, ma c’è una cosa che non posso non ricordare mentre aspettavo di girare una scena molto emozionante in un ospedale pediatrico (che era in parte aperto) ho visto arrivare da lontano un uomo, che era lì per suo figlio. L’uomo era corso dall’altra parte della città per raggiungere sua moglie che aspettava i risultati dai medici. Quando è arrivato si sono abbracciati in modo così drammatico, lei gli ha detto qualcosa e lui è crollato sulla sedia, esausto e in lacrime, dopo aver visto questa tragedia, sono andato a girare la mia scena e non ho avuto alcun problema nel farlo, l’emotività di quel momento mi aveva fatto comprendere l’intensità emozionale da riportare nella scena. Recitare è sempre un’esperienza magica, come la vita reale si fonde con quella creata.

Il rapporto con la tua famiglia?
La mia famiglia mi ha sempre sostenuto in ogni momento della mia vita anche quando ho avuto momenti difficili e mi sono sentito perso era pronta a tendermi la mano. Sono molto fortunato ad avere il loro amore

L’amore per l’Italia?
Yes, amo tutto dell’Italia, non riesco a credere quanto possa essere così bella. Un Paese ricco di arte, paesaggi e poi la gente è straordinaria, i miei migliori amici sono qui. Sono molto riconoscente a Stefania Rosini, lei mi ha fatto conoscere tante persone italiane a Los Angeles. Sarei felice di vivere in Italia, credo presto.

La passione per la pittura, nasce quando?
Esattamente dieci anni fa, vivevo a Los Angeles e ho dovuto smettere di bere. Dopo un passato turbolento, dieci anni di Hollywood, tra feste e spettacoli rock, ho sentito il bisogno di cambiare vita. Non è stato semplice, dopo quel periodo turbolento, mi sentivo perso, non sapevo cosa fare di me stesso e non riuscivo a dormire la notte, fino a quando il mio amico pittore Jesse Cilio ha insistito, nel dirmi che avrei dovuto iniziare a dipingere.  Venne a casa mia con i colori e grandi fogli di carta, è da quel momento è iniziato tutto realizzai i miei primi dipinti.  Ho iniziato a dipingere nello stesso quartiere dove è nato mio padre e mio nonno Erling Roberts, lui iniziò la sua carriera di pittore americano negli anni ’30. In seguito mi sono trasferito a Parigi dove è iniziato realmente il mio percorso artistico con la pittura.

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Impegni attuali professionali?
Molti direi alcuni mi vedono impegnato nella realizzazione di alcuni film ma non rivelo ancora nulla, per la musica ho anche una nuova band italiana, grazie all’aiuto del grande jazzista Antonio Onorato e poi ho l’esposizione dei miei quadri in una gallery “Epipla”, a Milano uno spazio espositivo dedicato alla ricerca delle arti, in Via Sant’Antonio 2 all’angolo con Via Larga (gestito e fondato da Annalisa Longa, architetto e antiquario). Il 15 settembre ci sarà l’inaugurazione della mostra “Happy Trails” un magico evento da non perdere dove non mancheranno le sorprese.

 

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